Le lame invisibilibili colpirono il nemico che aprendo e chiudendo la bocca sembrava non parlare. Allora di chi era quella voce? Chi c'era in quello spazio non esistente oltre a lei? Intanto il mostro cadde violentemente, forse troppo, all'indietro, sparendo in una piccola nube di piccoli cerchi non ben definiti del medesimo colore. Proprio mentre lo scontro sembrava scaldarsi, finì. La ragazza, forse confusa, era ancora lì in piedi, immobile.
Dopo una voce di nuovo, uguale a quella di prima, sussurrò:
Allora sai combattere, eh?
Allora
attese
combatti!
esclamò.
Sta volta il silenzio. E poi...
un terremoto che scosse tutta la vetrata, che andando in pezzi, fece ritrovare la ragazza di nuovo nella caduta libera verso il vuoto. E di nuovo si rimise in piedi e atterrò leggermente in un'altro enorme rosone, questa volta però erano in due, collegati da un fatiscente ponte fatto interamente di vetro colorato. Le immagini che raffiguaravano erano: una barca vela nel tramonto, e una barca che brucia durante la notte.
La voce si fece improvvisamente di nuovo viva:
Vai.E incitò così la ragazza a passare da un rosone ad un'altro. Ma non sembrava così semplice. Infatti tutto il percorso era un po' troppo semplice.
L'esame continua oltre i tre post.
Dopo succederà:
se scegli di passare da un rosone all'altro: appariranno, man mano che cammini, in tutto cinque dei mostri di prima, che con un'attacco lieve scompaiono. Obbiaettvo: arriva all'altro rosone.
se scegli di star ferma: ???
se scegli di ???: ???