Dead. |
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| Narrato Pensato Parlato Citato Anche quella mattina, il diciassettene Palm era in ritardo. Come ogni giorno si svegliava con calma, e dopo essersi preparato usciva di casa per andare ad aiutare il padre nella bottega di famiglia. Come al solito era in ritardo, anche se solo leggermente, però lui l'odiava. Odiava sbagliare, e odiava anche quando gli altri sbagliavano o peccavvano. Palm anche se giovane era un tipo abbastanza responsabile, doveva esserlo, infatti perse la madre quando era molto piccolo e quindi dovette, sin da subito, aiutare il padre a portare qualche Jewels in più a casa, così iniziò a compiere qualche lavoro per lui. Ormai era grande, e da un pò di tempo aveva iniziato a lavorare alla bottega di famiglia con il padre. Dannazione! Devo sbrigarmi, non posso arrivare in ritardo, non voglio! Poi non ho intenzione di ascoltare ancora la ramanzina di papà... devo correre, anzi, devo volare! Palm improvvisamente si mise a correre, anche se mentre si dirigeva verso la sua destinazione, notò qualcosa di strano nella sua città, la sua amata Roma. Gli sembrava strana, più del normale, anche se esteticamente era la stessa, con il solito colore giallastro invecchiato, quasi marrone, era tutto così strano... Palm continuava a correre imperterrito senza mai fermarsi, mancava qualche metro e poi sarebbe arrivato alla bottega. Il giovane continuava a correre, girava, prima a destra, poi a sinistra, ancora a sinistra, poi si fermò ad un incrocio. Rimase fermo a prender fiato per qualche secondo e poi girò passando per la sua destra, li c'era la sua bottega di famiglia. Esitò per qualche secondo ma poi entrò, e con ancora il fiatone salutò il padre. Buongiorno padre.
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